Radiomorte ⭐⭐⭐

Radiomorte di Gianluca Morozzi ha il pregio, per me enorme, di essere facile e veloce da leggere. Si finisce in un giorno di pioggia. Dirò qualcosa di scontato ma credo questo sia un grande valore aggiunto, non solo perché leggere pipponi immensi non va a nessuno ma, soprattutto, perché in questo modo sei sicuro di  non perderti niente. E poi aspetti con ansia il finale, cosa sempre gradita. Detto questo, nei contenuti mi aspettavo un pochino di più. Continua a leggere

L’ombra dello scorpione ⭐️⭐️⭐️⭐️

Ci siamo, primo post dopo una “pausa” durata quasi tre anni. Tempo di ricominciare. Prima di riprendere la penna in mano ho riflettuto molto su quali potevano essere le modalità di ripresa. Sfruttare l’occasione per ripartire da zero o semplicemente riprendere da dove ci eravamo lasciati? Senza troppa indecisione ho puntato sulla seconda opzione. In questi anni di stop, in cui ho preferito dare priorità alla lettura invece che alla scrittura, sono successe delle cose e ho letto dei libri, tanti, fantastici e orripilanti ma l’idea, almeno per il momento, è quella di lasciarli indietro e partire da oggi. Mi spiace per questo, ogni libro meriterebbe attenzione ma, vista la mole, non posso fare altrimenti. Spero di ritrovarvi dove vi ho lasciato….

Questo post di rinascita non poteva che essere dedicato a qualcosa di speciale, almeno per me. Chi mi segue forse ricorderà il mio forte (e discutibile) attaccamento a Stephen King. Bene, L’ombra dello scorpione viene considerato da alcuni la sua opera migliore. Da “esperta” (penso di aver letto più o meno tutto di lui), sono pressoché d’accordo. E’ un grande romanzo, anche fisicamente motivo per cui, soprattutto se leggete in metro/treno come me, vi consiglio di accaparrarvi l’ebook. Continua a leggere

L’amore che ti meriti

Daria Bignardi non delude mai, questo è certo. I suoi libri sono tutti molto belli. Dopo Non vi lascerò orfani, letto e recensito un paio di anni fa, mi è stato consigliato L’amore che ti meriti, pubblicato nel 2014.

Alma e Maio sono fratelli, hanno solo un anno di differenza e il loro legame è molto forte. Passano la maggior parte del loro tempo insieme e non riescono ad immaginare una vita lontani l’uno dall’altra. Un giorno d’estate della loro adolescenza, per vincere la noia della provincia ferrarese, Alma propone di provare l’eroina. Una bravata che avrà conseguenza enormi e drammatiche sul destino della loro famiglia. Continua a leggere

La libreria di zia Charlotte

La libreria di zia Charlotte di Thomas Montasser è un romanzo delizioso sulle gioie della lettura che ogni lettore appassionato come noi dovrebbe avere nella propria libreria (scusate il gioco di parole).

Valerie si è appena laureata in Economia aziendale ma ha già le idee chiare, desidera specializzarsi e diventare una brava consulente per la Scandinavia e le economie emergenti del Baltico. Proprio nel momento in cui è impegnata a progettare il suo futuro così come lo ha sempre immaginato, la sua vita prende una piega inaspettata. Continua a leggere

La pietà dell’acqua

Il primo libro che ho deciso di recensire dopo questa lunga pausa “estiva” è un bel poliziesco/giallo edito da Giunti, La pietà dell’acqua di Antonio Fusco, secondo capitolo della serie dedicata alle indagini del commissario Casabona. A questo riguardo devo confessare che per una volta, probabilmente la prima, ho dovuto fare una cosa che in genere evito (e odio): cominciare a leggere una saga non dal principio. Nonostante il “fastidio” iniziale, tuttavia subito dimenticato, sono stata molto felice di aver scelto questa lettura. Davvero un ottimo libro. Continua a leggere

Muori con me

Quello che mi ha piacevolmente colpito di questo bel thriller di Karen Sander, uscito di recente in libreria e già caso letterario in Germania, è la chiarezza espositiva con cui è stato scritto. Qualità che non bisogna dare sempre per scontata, soprattutto quando si tratta di trame complesse, elaborate e inevitabilmente contorte come quelle dei romanzi gialli/thriller. Forse ricorderete le mie recenti lamentele a riguardo e il mio accorato appello agli autori di questo genere affinchè si impegnino un pò di più a semplificarci la vita (e la lettura soprattutto). Si perchè quando ci sono tanti pezzi da mettere insieme per arrivare al finale mozzafiato è bene che questi pezzi non vadano persi per strada ma piuttosto si leghino tra loro in maniera fluida e naturale. E questo è proprio il caso! La soddisfazione, via via che andavo avanti con la lettura, è stata tanta da divorarlo in pochi giorni senza mai perdere il filo, cosa che per me significa davvero molto. Continua a leggere

L’ostinato scorrere del tempo

Qualche giorno prima di Pasqua sono entrata in una nota libreria di Roma per usufruire di un buono regalo. Ho girato un pò per gli scaffali ma senza ispirazione. Nessun titolo ha attirato la mia attenzione e non riuscivo a ricordare nulla che avessi bisogno di comprare (di solito ho una lista d’attesa kilometrica, ma quel giorno vuoto completo). In verità ero entrata per scegliere un fumetto ma dopo aver appurato che non erano granché forniti ho lasciato stare. Che fare? Del resto quel buono dovevo pur usarlo, qui a Milano non me ne sarei fatta nulla e poi come si può uscire da una libreria a mani vuote? Allora mi sono affidata al “commesso libraio”, che per esperienza decennale so essere molto competente, come tutti gli altri “commessi librai” di quella libreria vicina al mio liceo. “Mi può consigliare un bel libro?” “Che genere” “E’ indifferente” “Ma che genere ti piace?” “Voglio comprare un libro che non sia del mio genere”. Dopo questo scambio di battute che non lo ha scoraggiato affatto mi ha proposto, senza troppa esitazione, L’ostinato scorrere del tempo di Justin Go dicendo che è un libro scritto bene. Mi è bastato. Era vero. Continua a leggere

Dance Dance Dance

Nuovo appuntamento con Murakami e con la letteratura giapponese che mancava dalla mia lista di letture da molto ormai, dai tempi di Norwegian Wood credo. Dance Dance Dance non ha deluso le mie aspettative (non ho mai avuto dubbi su questo). Adoro lo stile di Murakami, su di me ha un effetto così rilassante che i suoi romanzi sono come una medicina contro lo stress quotidiano. Idem nel caso di Banana Yoshimoto, altra autrice che amo profondamente. Se il trend è questo devo assolutamente provare qualche altro autore giapponese, a essere sinceri non è una cultura che conosco particolarmente bene ma questi due scrittori mi stanno insegnando passo dopo passo, libro dopo libro ad apprezzarla sempre più. Se avete consigli da darmi a questo riguardo non esitate! Continua a leggere

Il contrario della solitudine

Vi consiglio di cuore di leggere questo libro così sorprendente. Tempo fa, chissà dove, avevo letto una recensione o un articolo che lo riguardava e mi era restato così impresso che trovarmelo davanti in libreria (dove come al solito ero entrata per tutt’altro motivo) è stata una soddisfazione inattesa, soprattutto per il mio bancomat. Preso al volo, nonostante si tratti di una serie di racconti, genere con cui di solito faccio abbastanza a cazzotti.

Sebbene ancora molto giovane, Marina Keegan era già considerata una promessa della scrittura e del giornalismo americano. Brillante e talentuosa studentessa a Yale, dove si era appena laureata a pieni voti, ha perso la vita a 22 anni in un incidente stradale di ritorno a casa dal college. E’ stato uno strano scherzo del destino. Marina infatti ha vissuto la sua breve vita con tanta passione e curiosità. Soprattutto credeva fermamente nel futuro e nelle opportunità che esso aveva in serbo per lei, per i suoi compagni di studi e per tutta la sua generazione in procinto di lasciare le familiari aule del college per affacciarsi al mondo e ai tanti successi ancora da collezionare. Questo era il suo ideale, la sua filosofia, seguire il cuore e fare sempre quello che ci appassiona di più. Ma l’energia di Marina, la sua intelligenza, il suo modo brillante e arguto di mettere su carta pensieri tanto veri e tanto maturi non resteranno sconosciuti. Continua a leggere

Scrivimi ancora

Sinceramente sono un pò stufa di leggere questi libri dal lieto fine esageratamente forzato. Va bene guardare alla vita con ottimismo ma senza sconfinare nell’inverosimile. Si, anche se di tratta di Cecilia Ahern che ho tanto amato ai tempi di P.S. I Love you. Continua a leggere